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28 aprile 2007

Earth Day – Un giorno l’anno per la Terra.


Il giorno 22 Aprile si è celebrata la Giornata della Terra, un appuntamento che si tiene ogni anno dal 1970, quando 20 milioni di americani parteciparono ad una manifestazione in favore della tutela e salvaguardia del nostro pianeta.

L'obiettivo di tale ricorrenza, che si tiene in circa 174 paesi nel mondo, è di sensibilizzare l'opinione pubblica sui problemi ambientali che affliggono la Terra.

Lo stato di salute in cui versa il Nostro Pianeta si spera sia conosciuto ormai dalla maggior parte della popolazione mondiale.

Sui media diventa comune sentire almeno una notizia riguardante i cambiamenti climatici e gli stessi Stati Uniti, che con la prima amministrazione Bush negavano i problemi derivanti dall'effetto serra, hanno stretto un accordo con il Brasile per la fornitura di etanolo come carburante per le autovetture. L'obiettivo dell'amministrazione americana è di ridurre di un quinto il consumo di benzina.

Uno scenario elaborato dal WWF Internazionale prevede che, nell'area mediterranea, un aumento di 2°C potrebbe provocare una diminuzione del 20% delle precipitazioni annuali, una forte difficoltà a reperire acqua sia per l'agricoltura, con la possibilità di desertificazione di oltre il 40% della superficie agricola utilizzabile, sia per l'uso umano, con la perdita di quasi il 10% della disponibilità di acqua nei bacini, e la scomparsa di oltre il 50% delle specie vegetali.

I cambiamenti climatici non sono le sole incognite che dobbiamo e dovremo affrontare: distruzione di habitat, deforestazione, perdita di biodiversità, pesca eccessiva, inquinamento e crescita demografica minacciano la nostra stessa sopravvivenza. In occasione della presentazione del Living Report 2006, il WWF Internazionale, al termine di due anni di studi, ha fissato per il 2050 la data in cui ogni uomo consumerà il doppio di quanto la Terra può produrre. In pratica avremo bisogno di un altro pianeta come il nostro per soddisfare le nostre esigenze.

Da molti anni si è acceso un forte dibattito intorno a questi temi, con la contrapposizione tra "pessimisti" e "ottimisti", le possibili soluzioni sono state prospettate e movimenti positivi iniziano a intravedersi; quello che dobbiamo comprendere è che non possiamo demandare alle generazioni future il dovere ad assumerci le responsabilità per il miglioramento ambientale, ma impegnarci nei gesti e nelle scelte di consumo e politiche di ogni giorno.

L'impegno di una sola giornata all'anno non è sufficiente.

Leibniz diceva che questo era il migliore dei mondi possibili. Potremmo rispondergli che questo è anche l'unico.

(pubblicato sulla rivista Altrestrade)

12 aprile 2007

Il WEB 2.0


Il primo post di uno che si occupa di ambiente e politica è..... il WEB.
Più precisamente il WEB 2.0
Lascio al link di questo post l'approfondimento su questa tematica, poiché sicuramente meglio esposto di quanto possa fare io. Il mio interesse è in relazione ai collegamenti che questo nuovo modo di concepire il web ha con lo sviluppo di nuove politiche ambientali.
In sintesi il WEB 2.0 è legato al nuovo grado di interazione tra gli utenti e la rete, che , attraverso strumenti quali i blog stessi, le testate on-line, ecc., ha permesso l'accesso "libero" al mondo dell'informazione, con la possibilità di non essere esclusivamente spettatore ma anche editore.
Fino ad adesso niente di nuovo.
Questo nuovo approccio alla rete può diventare, però, uno straordinario veicolo di informazione e condivisione a basso impatto ambientale.
Molti radicali cambiamenti culturali hanno avuto basi su innovazioni che sono accorse nel campo della tecnologia. Alcune di queste innovazioni hanno permesso di far rimpicciolire il mondo, diminuendo le distanze tra i popoli e le culture: l'avvento della stampa a caratteri mobili che permise nel tempo di far uscire la parola scritta dai monasteri, il motore che ha permesso di accorciare i tempi di percorrenza nei viaggi, il telefono che ha introdotto il virtuale fino ad arrivare ad internet. Questa successione, questa "rivoluzione" che ha incontrato durante più di 500 anni guerre, re e sovrani, teste mozzate e bolle papali, andando avanti inesorabile ha permesso all'uomo di essere in grado di conoscere ciò che distanze geografiche insormontabili non gli avrebbero permesso di fare. Fino al WEB2.0 il mondo è entrato sempre più a casa di ciascuno.
Questa nuova evoluzione permette di far andare la propria casa nel mondo.
E tralasciando tutte le derive voyeuristiche che necessariamente scorrono come rivoli di un fiume, questa nuova possibilità rappresenta un'opportunità per un accesso ad una maggiore varietà di fonti di informazione. Questo chiaramente non è finalmente la soluzione.
L'aspetto da coltivare è la capacità di discernimento, poter scegliere, però, è già un passo in avanti importante.
In questo senso WEB e sostenibilità possono essere degli straordinari alleati. Poter uscire fuori dai soliti canali di grande diffusione ma anche fortemente controllati con un medium a basso costo e ormai accessibile ai neofiti della programmazione da la possibilità a piccoli gruppi di stakeholders di poter portare alla platea dell'attenzione i loro scopi e i loro interessi.
Questo rappresenta uno dei fondamenti della democrazia partecipata.



La conoscenza è la trasformazione dell'informazione in valore

Il primo post - l'ansia del foglio bianco

Dopo tanto aspettare ho finalmente deciso di pubblicare il mio blog. Avendo accettato ormai che la mia vita dipende da Google (manca solo che intesti il mio mutuo ai buoni Larry e Sergey, anche se nn sarebbe male l'idea, visto che neanche se ne accorgerebbero), avendo account GMAIL, account ADSENSE, qualche documento su WRITELY, perchè non affidargli pure i miei pensieri?.
La domanda è: cosa se ne fanno? e soprattutto cosa ve ne fate voi?
BOH!!!
Comunque l'ansia del foglio bianco colpisce anche davanti ai PC.
Ho perso più di 2 ore per l'impostazione grafica (sono un fissato) e ora!?
Che scrivo?!
Va beh, almeno non c'è lo spazio bianco ad accogliere le migliaia di visitatori !!!!!!!!!!
 
Saluti
 
p.s. i prox post saranno più tecnici!