Dal rapporto Burtland ad oggi sono passati 20 anni. Una frase così semplice ha trovato tanti ostacoli lungo il suo cammino. Il blog nasce per raccogliere in un unico posto tante notizie, informazioni e documenti che giornalmente raccolgo su Internet. Il WEB 2.0 deve diventare una realtà
12 aprile 2007
Il WEB 2.0
Il primo post di uno che si occupa di ambiente e politica è..... il WEB.
Più precisamente il WEB 2.0
Lascio al link di questo post l'approfondimento su questa tematica, poiché sicuramente meglio esposto di quanto possa fare io. Il mio interesse è in relazione ai collegamenti che questo nuovo modo di concepire il web ha con lo sviluppo di nuove politiche ambientali.
In sintesi il WEB 2.0 è legato al nuovo grado di interazione tra gli utenti e la rete, che , attraverso strumenti quali i blog stessi, le testate on-line, ecc., ha permesso l'accesso "libero" al mondo dell'informazione, con la possibilità di non essere esclusivamente spettatore ma anche editore.
Fino ad adesso niente di nuovo.
Questo nuovo approccio alla rete può diventare, però, uno straordinario veicolo di informazione e condivisione a basso impatto ambientale.
Molti radicali cambiamenti culturali hanno avuto basi su innovazioni che sono accorse nel campo della tecnologia. Alcune di queste innovazioni hanno permesso di far rimpicciolire il mondo, diminuendo le distanze tra i popoli e le culture: l'avvento della stampa a caratteri mobili che permise nel tempo di far uscire la parola scritta dai monasteri, il motore che ha permesso di accorciare i tempi di percorrenza nei viaggi, il telefono che ha introdotto il virtuale fino ad arrivare ad internet. Questa successione, questa "rivoluzione" che ha incontrato durante più di 500 anni guerre, re e sovrani, teste mozzate e bolle papali, andando avanti inesorabile ha permesso all'uomo di essere in grado di conoscere ciò che distanze geografiche insormontabili non gli avrebbero permesso di fare. Fino al WEB2.0 il mondo è entrato sempre più a casa di ciascuno.
Questa nuova evoluzione permette di far andare la propria casa nel mondo.
E tralasciando tutte le derive voyeuristiche che necessariamente scorrono come rivoli di un fiume, questa nuova possibilità rappresenta un'opportunità per un accesso ad una maggiore varietà di fonti di informazione. Questo chiaramente non è finalmente la soluzione.
L'aspetto da coltivare è la capacità di discernimento, poter scegliere, però, è già un passo in avanti importante.
In questo senso WEB e sostenibilità possono essere degli straordinari alleati. Poter uscire fuori dai soliti canali di grande diffusione ma anche fortemente controllati con un medium a basso costo e ormai accessibile ai neofiti della programmazione da la possibilità a piccoli gruppi di stakeholders di poter portare alla platea dell'attenzione i loro scopi e i loro interessi.
Questo rappresenta uno dei fondamenti della democrazia partecipata.
La conoscenza è la trasformazione dell'informazione in valore