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13 marzo 2008

Articolo di Repubblica.it - Suicidio dell'operaio



SENZA PAROLE!!!!!!!!!!!!!

Leggere questo articolo è un pugno allo stomaco…

Dedicato ai parolai, ai nani e ballerine di corte, a chi la mattina si sveglia sorride allo specchio, si mette il salame sugli occhi ed esce di casa, strafottendosene della merda che c’è in giro per le strade.

Dedicato a chi va in giro in camper, autobus, a sentire gli applausi del pubblico ammaestrato, riempendosi la bocca di paroloni senza riuscire a stare zitti un attimo a sentire l’urlo silenzioso della disperazione di larghe fasce di popolazione, che hanno davanti a loro una nebbia di dubbi e precarietà.

Una parola, un concetto deve essere al centro di discorsi e comizi: DIGNITA’, DIGNITA’, DIGNITA’, per le persone che si alzano ogni mattina ed escono di casa per guadagnarsi la Pagnotta.

Fanculo a chi dice RIALZATI Italia, l’Italia è in piedi ogni mattina a cercare un lavoro, ad aggrapparsi con le unghie a quello che ha ma che non è garantito anche domani. Spero che si alzi così tanto l’Italia da andargli a finire dritto nel c……, a spappolargli quella prostata che ha al posto del cervello.

Leggete e fate come ho fatto io dopo averlo letto: alzatevi da dove siete andate in bagno guardatevi allo specchio e sputatevi in un occhio, perché in nessuna maniera abbiamo fatto abbastanza perché una cosa così non succedesse.

http://www.repubblica.it/2008/03/sezioni/cronaca/operaio-suicida/operaio-suicida/operaio-suicida.html

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