Dal rapporto Burtland ad oggi sono passati 20 anni. Una frase così semplice ha trovato tanti ostacoli lungo il suo cammino. Il blog nasce per raccogliere in un unico posto tante notizie, informazioni e documenti che giornalmente raccolgo su Internet. Il WEB 2.0 deve diventare una realtà
15 marzo 2011
Non sono un fisico nucleare ma....
La gestione del rischio e il principio di precauzione ci consigliano alcune cose. E' vero, esistono sicuramente le statistiche basate su un'analisi empirica di quello che è successo fin'ora. Ma quello che lamenta l'uomo comune è una pur minima previsione non di quante centrali possano scoppiare ma degli effetti dovuti dall'incidente. potenzialmente i tecnici della azienda giapponese sono entrati nella fase imponderabile della gestione del rischio. Ora quello che l'uomo comune vorrebbe sentirsi dire è la verità: signori esistono delle zone grigie e nere nella previsione del rischio nucleare che sono imponderabili e non prevedibili, sia nelle cause che negli effetti. Non vuole sentirsi dire con supponenza: voi non ne capite niente e anche se ve lo spiegassimo non potreste capire. La tragedia giapponese insegna una cosa, tipica della Legge di Murphy: nella valutazione di un rischio si valutano le varie situazioni negative, prendendo le possibili contromisure; quello che non viene detto è che è impossibile prevedere lo scatenarsi di tutte le situazioni negative contemporaneamente. Cosa che è avvenuta in Giappone. Terremoto, interruzione energia elettrica, pompe diesel in funzione, maremoto e distruzione delle pompe, principio di fusione, esplosioni di gas, pompe ausiliari, fine del gasolio, incendi non previsti..... e via via. Ora la domanda da farsi è: tra costi e tempi di produzione delle centrali, approvvigionamento del sempre più raro combustibile, costi e tempi di ambientalizzazione e stoccaggio definitivo dei rifiuti, potenziali effetti catastrofici in caso di incidente (il rapporto tra rischio e durata degli effetti è incalcolabile) , siamo sicuri che il nucleare è la soluzione migliore?
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento