Il leader di Forza Italia torna sulle accuse di aver cacciato
Enzo Biagi dalla televisione di Stato quando era al governo
Berlusconi nega l'editto bulgaro
"Soltanto critica alla tv pubblica"
né ho mai detto che questi signori non dovevano fare televisione": con queste parole Silvio Berlusconi, dopo la morte di Enzo Biagi, torna sulle accuse di aver cacciato - quando era la governo - il grande giornalista dalla tv pubblica.
"Tutto e' stato sconvolto - continua l'ex presidente del Consiglio - la verità è che io criticai, e la critica è ancora valida, come veniva usata la tv, soprattutto quella pubblica, pagata con i soldi di tutti e dissi che i dirigenti nuovi che verranno dovranno evitare che ciò si ripeta. Non c'era nessuna intenzione di far uscire dalla televisione e neppure di porre veti alla permanenza in tv di chicchessia. Quindi ancora una volta è stato tutto deformato dalla sinistra.
Berlusconi scatenò la polemica in una conferenza stampa svoltasi in occasione di una visita ufficiale a Sofia il 18 aprile 2002. "L'uso che Biagi, Santoro, ... come si chiama quell'altro ... Luttazzi, hanno fatto della televisione pubblica, pagata con i soldi di tutti, è un uso criminoso. E io credo che sia un preciso dovere della nuova dirigenza di non permettere più che questo avvenga".
SENZA PAROLE......................
(7 novembre 2007)
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